Materie prime
Con Materie prime, Stefano Scacchi fa luce sui retroscena di parte del panorama calcistico italiano. Prima inchiesta italiana sulla tratta dei baby campioni. Le giovani promesse del nuovo calcio mercato vengono spesso ricercate tra i paesi più poveri del mondo, America Latina, Africa e Asia. Queste reclute vengono circuite e abbagliate da promesse di carriera e fama. Promesse spesso disattese, usate come specchietto per le allodole per meglio celare i più profondi interessi economici che sotto tendono al sistema. Molti sono gli attori che intervengono lungo questo percorso, dalle scuole di calcio, a vari intermediari fino ad arrivare alle famiglie stesse degli atleti.
Oltre alle speculazione sull’approvvigionamento di giovani risorse,si parla anche di un altro fenomeno altrettanto discusso, quello legato al mondo delle scommesse. Come descrive Sacchi, questi affaristi “sono decisamente subdoli gli approcci degli autori delle combine: cercano di conoscere i punti di debolezza del giovane calciatore, organizzando incontri a cena, oppure scandagliando i contatti sui social network. In questo modo tentano di carpire notizie su eventuali problemi delle sua vita privata o della famiglia, debiti di genitori o parenti, mutui da estinguere, incomprensioni con il club o l’allenatore, infortuni. Dopo aver individuato le criticità sulle quali lavorare, cominciano le pressioni e i ricatti per attirare i giovani calciatori nella rete.”
Sacchi dunque delinea una situazione più o meno nota al grande pubblico, dove affaristi senza scrupoli lucrano anche sulla vita dei giovanissimi disperati.
Editore: Edizione dell’Asino
Autore: Stefano Scacchi e un giornalista, nato a Novara nel 1973, lavora per Repubblica, Tuttosport e Guerin Sportivo. Appassionato di calcio, sci, tennis e ciclismo ha scritto “Gli sciuscià del pallone” (Sedizioni, 2007) e “Il cercatore d’oro” in “Ogni maledetta domenica” (Minimum Fax, 2010).