La forza e il controllo
Lezioni di vita sul tatami
Da bambino, ad Avola, lo chiamavano “l’arancina con i piedi”, perché a dodici anni pesava 90 chili. Oggi Luigi Busà, primo oro olimpico nella storia del karate, ha un messaggio per chi, come lui, ha dovuto fare i conti con il bullismo. Nessuno può farti sentire inferiore, o perdente, senza il tuo consenso. Credi in te stesso, e il mondo farà lo stesso. Buttato sul tatami dal padre, insegnante di karate, quando ancora gattonava, Luigi ha trovato nello sport molto più di un modo per passare il tempo. Prima bambino vessato, poi adolescente ribelle compresso nel mondo asfittico della provincia del Sud Italia (“Stavamo cercando di diventare grandi in un posto in cui trasgredire le regole era figo”), Gigi era convinto che al mondo valesse solo la legge del più forte. Ma più forte ancora di tutto il resto, per lui, è sempre stato il richiamo del tatami, una passione, un obiettivo capace di far passare ogni altra cosa in secondo piano.
Editore: Longanesi
Autore:
Luigi Busà, classe 1987, è un karateka italiano, specializzato nel kumite, campione olimpico a Tokyo 2020.