Copertina Il giallo del tour

Il giallo del tour

Trionfi e tragedie, segreti e misteri della corsa più importante del mondo dal 1903 ai giorni nostri.

Trionfi e tragedie, le imprese storiche, i retroscena, segreti, misteri e misfatti dei leggendari protagonisti del Tour de France, la corsa più importante del mondo, dal 1903 ai giorni nostri.
Il primo vincitore era valdostano, Maurice Garin, uno spazzacamino che rinnegò l’Italia per la Francia. Un secolo fa il primo vincitore italiano, Ottavio Bottecchia, nel 1924 e nel ’25. Poi nel ’27 la sua morte misteriosa sulle strade friulane.
Il Tour entrò nella leggenda nel 1930 quando gli organizzatori crearono le squadre nazionali, una formula che esaltò le imprese e i trionfi di Coppi e Bartali in maglia tricolore diretti da Alfredo Binda. Il fascismo impedì a Bartali di vincere nel ’37. La verità sulla telefonata a Bartali nei giorni dell’attentato a Togliatti nel luglio ’48. La vera storia del passaggio della borraccia fra Gino e Fausto. I misteri e il giallo del ritiro della nostra nazionale nel ’50 mentre stava dominando il campo.
L’impresa di Nencini e la tragedia di Rivière finito nel burrone per seguire il campione toscano in discesa. I duelli incandescenti fra Anquetil e Poulidor, la morte di Simpson sul Ventoux, il trionfo inatteso e magico di Gimondi. Le imprese folli di Merckx e le nostre sconfitte. L’irresistibile Hinault, Chiappucci e Bugno battuti da Indurain, stranamente favorito dalle lunghe crono. La tragedia di Casartelli scendendo dai Pirenei. La leggenda di Pantani, che salvò il Tour dagli intrighi del doping, ultimo campione ad aggiudicarsi nella stessa estate prima il Giro e poi la corsa a tappe francese. Le frodi di Armstrong, l’arrivo dei britannici. L’ultimo nostro grande trionfo con Vincenzo Nibali, sino ai duelli fra Pogacar e Vingegaard.

 Editore: Minerva

 Autore:

Beppe Conti Giornalista. Ha iniziato nel 1973 alla “Gazzetta dello Sport”, passando poi a “Tuttosport” per cui ha seguito le stagioni magiche legate a Moser e Saronni, Gimondi e Merckx, sino a Pantani e ai giorni nostri.
Nelle pause invernali ha seguito invece le stagioni trionfali di Alberto Tomba, fra Olimpiadi, Mondiali e Coppa del Mondo di sci. Opinionista e collaboratore di Rai Sport dal 2010, ha lavorato anche per Mediaset, Telecapodistria e Tv Svizzera Italiana.
Almeno una trentina i suoi libri quasi tutti dedicati al ciclismo grazie ai quali ha vinto il premio Coni, il premio Vincenzo Torriani, il premio Bruno Raschi. Nel maggio 2023 come giornalista ha seguito il suo quarantacinquesimo Giro d’Italia.