La vita è come andare in bicicletta

Nel mondo sportivo, non solo a livello agonistico, l’alimentazione può diventare una vera ossessione, fatta di controlli quotidiani di parametri, di cibi o di rinunce obbligate. Lo sa bene Antonella Bellutti, due volte campionessa olimpionica, che fin da giovanissima si è trovata catapultata in un ambiente dove ogni decisione era finalizzata alla performance sul campo. Finché non ha deciso di dire basta, trasformandosi, da giovane agonista forzatamente onnivora e concentrata unicamente sulle calorie, in una matura donna vegana, rispettosa del proprio corpo e di tutte le forme di vita.

Questa è la sua autobiografia alimentare: pensieri, ricordi e riflessioni come tappe di un lungo percorso, tante tessere del mosaico della storia di un’atleta eccezionale, che ha trovato il coraggio di sfidare lo status quo di un ambiente fin troppo rigido per seguire la propria vera natura.D’altronde “la vita è come andare in bicicletta: per mantenere l’equilibrio devi muoverti”.

Editore: Sonda

Autore: Classe 1968, in sintonia con la sua scelta vegan, Antonella Bellutti ama definirsi un’atleta «riciclata». Eptathleta e ostacolista di grande talento, a causa di un infortunio, abbandona l’atletica leggera all’età di 21 anni. Per riabilitazione inizia a pedalare, ma con la bici si lancia ben oltre il recupero, arrivando fino alla medaglia d’oro nel ciclismo su pista in due edizioni successive dei Giochi Olimpici (Atlanta ’96 e Sydney 2000).

È l’atleta più polivalente della storia sportiva italiana, l’unica che abbia fatto parte della squadra nazionale assoluta di tre federazioni diverse (FIDAL, FCI, FISI).

Lasciato l’agonismo, ora si dedica alla grande passione per l’avventura e la natura, praticando sci alpinismo, yoga, arrampicata, corsa e mountain bike. Vive in un paesino del Trentino, nel parco naturale Adamello-Brenta, dove ha ristrutturato e portato a rivivere la vecchia locanda dei bisnonni con la compagna di vita, Viviana Maffei.