Il corno di Orlando
Il Tour de France, al tempo dei pionieri, è un mondo rovesciato, abitato da un popolo di insonni che ama le brasserie e la strada. Si parte col favore della notte. I corridori, avventurieri, spacconi, bugiardi, sono fantasmi variopinti che avanzano nel buio, tra bagliori di fiaccole e fanali, prima di diventare cavalieri del sole, inzaccherati di fango e affrontare le montagne inerpicandosi per ghiaioni e nevai. Proprio lì, nel più impervio e inatteso degli scenari, un veneto dal naso affilato, senza neanche una vittoria tra i professionisti, troverà l’habitat ideale. Il suo nome è Ottavio Bottecchia, e sui Pirenei costruirà la propria chanson de geste, come Orlando a Roncisvalle.
I francesi lo chiameranno Botescià. Primo italiano a trionfare al Tour, primo atleta a vestire la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa. Ma Bottecchia è soprattutto un mistero, sia come corridore, con quel palmarès sfolgorante e imperfetto, sia come uomo: eroe di guerra, ignorato e spiato dal regime, scomparso all’improvviso una mattina di giugno durante un allenamento solitario. Tante le ipotesi, mai confermate. Fu una caduta, un agguato politico, un delitto passionale, una storia di scommesse?
A novant’anni dalla morte, demistificando le ricostruzioni più fantasiose, Claudio Gregori attinge a una mole di documenti senza precedenti per riscrivere la storia definitiva di uno dei più grandi campioni del pedale, un Cyrano sgraziato con gli occhiali da aviatore e il tubolare a tracolla, capace però di dominare il Tour più di Bartali e Coppi.
Editore: 66THAND2ND
Autore: Claudio Gregori è un giornalista italiano, nato a Trento nel 1945. Ha giocato anche a calcio nel Bolzano negli anni 1960. Si è laureato in Matematica. Ha scritto per quattro giornali, tra cui Il Tempo, Il Giornale, Il Messaggero e dal 1986 scrive su La Gazzetta dello Sport . Per questo giornale sportivo ha seguito varie manifestazioni sportive tra cui alcuni Giri d'Italia, Tour de France, Olimpiadi ed altre manifestazioni. Ha scritto per la Treccani la storia del ciclismo e gli inserti sul doping e sul cronometraggio. Nel 2010 è stato ospite alla fiera Pordenonelegge.it e nello stesso anno è diventato anche cittadino onorario di Treviso. Nella sua carriera ha ricevuto vari premi, tra cui il premio giornalistico Welcome Castellania.