La montagna che non c’è
"Apro un poco la porta del rifugio, uno spiraglio, giusto per osservare il cielo nero e i milioni di stelle che lo puntellano. Non un suono, solo il vento che scivola sul ghiaccio. Ed è in questo momento che capisco di averla trovata, di avere azzeccato la giusta prospettiva, la ragione che spinge chi come me ama la montagna a fare quello che fa, il senso che tiene insieme tutte le esperienze. È la pace dopo la fatica, la bellezza dei luoghi, il superamento delle paure. È l'amore."
Nessuno meglio di Anna Torretta può raccontare quanto vita e montagna siano strettamente intrecciate, se non la stessa cosa. Perché ha salito pareti di roccia e cascate gelate in ogni angolo del Pianeta, perché si è imposta in un ambiente maschile. E perché forse, da donna e madre, percepisce più forte il palpito vitale della natura.
C'è tutto un mondo che prende vita in queste pagine, da una scalata all'altra: la guida alpina che distrugge i segnali sul percorso, perché se non sai ascoltare le fate del bosco che ti indicano la via, non sei degno di scalare. Lola, l'alpinista rimasta paralizzata, che, grazie agli amici, torna in quota. Le tante persone incontrate nei molti viaggi, ognuna con la sua storia. La bellezza che, come l'aria, salendo si fa pura, diventa quintessenza.
Attraverso le esperienze di Anna, vediamo la montagna trasfigurarsi: da posto fisico diventa la meta che si sposta ogni volta che pensi di averla raggiunta, Diventa continua ricerca, l'istinto stesso che ti spinge a cercare e a cercarti. La montagna ti pone sempre un'altra sfida, come la vita.
Editore: Piemme
Autore: Anna Torretta, nata a Torino nel 1971, laureata in architettura, è una delle migliori atlete italiane di montagna. A 12 anni il primo quattromila (Gran Paradiso), a 13 la prima parete nord (Piccola Ciamarella), a 18 la Via degli Svizzeri sul Grand Capucin, poi l'amore per il ghiaccio e le vie di misto. Pluricampionessa italiana e vicecampionessa del Mondo di arrampicata su ghiaccio, ha partecipato per anni alla Coppa del Mondo della specialità, classificandosi sempre nei primi cinque posti. Si cimenta anche sull'Ama Dablam (6.856 m), sulle montagne dell'Afghanistan e nel 2010 tenta il Cho Oyu (8.201 m). Dal 2004, dopo aver vissuto per alcuni anni a Innsbruck ,dove ha fondato la scuola di alpinismo femminile “Avventura Donna”, risiede a Courmayeur, dove lavora come guida per la Società delle Guide Alpine, prima e unica donna. Nel 2015 ha partecipato al reality "Monte Bianco" su Rai2.